GLI OBELISCHI DI ROMA
Origini, trasformazioni e legame con la città
Passeggiata tra storia, cronache, ipotesi, leggende, suggestioni, per una "lettura" un po' più attenta dei monoliti sacri al dio sole, nella città che ne conserva la più alta concentrazione al mondo. In prevalenza egiziani, questi singolari monumenti furono trasportati a Roma dagli imperatori, i primi da Augusto fino all'ultimo aggiunto da Costante II nel Circo Massimo nel 357 d.C. Alcuni obelischi furono invece realizzati in epoca romana con lo stesso granito usato dagli Egizi, privi di iscrizioni oppure con geroglifici immaginari copiati dagli originali. Scopriremo l'Obelisco Flaminio, portato a Roma da Augusto nel 10 d.C. per decorare il Circo Massimo. Simil-egizio è l'obelisco che sorge in cima alla famosa scalinata di Piazza di Spagna. A Piazza Montecitorio, poi, vedremo l'obelisco del faraone Psammetico II (VI sec. a.C.), portato da Augusto a Roma per utilizzarlo come gnomone di un'enorme meridiana. Ma uno dei più famosi obelischi romani è sicuramente quello che corona la Fontana dei Fiumi del Bernini in Piazza Navona che presenta la curiosa particolarità di essere decorato da "falsi" geroglifici egiziani, copiati con tanto di errori grammaticali da scalpellini romani.