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Tra sacro e profano. San Sepolcro - Città di Castello - Anghiari 11-12 novembre

Data
Sabato, 11 Novembre, 2017 - 07:30
Costi
Vedi programma allegato
Indirizzo
Piazzale Ostiense (lato palazzo Acea)

Il nostro viaggio comincerà con la visita alla volta di San Sepolcro, il borgo delle torri e dei palazzi, sorto ai piedi dell’Appennino e che ha dato i natali a Piero della Francesca.  L’Artista, che si firmava “Pietro dal Borgo”, ha immortalato la sua città nelle sue opere, esaltandone i caratteri, così da avvicinarla a quella città ideale di cui allora si discuteva nelle corti italiane. Visiteremo il Museo Civico che ospita opere di inestimabile valore, in particolare la Resurrezione e il trittico della Misericordia di Piero della Francesca, opere del Pontormo e dei Della Robbia. Ma Sansepolcro è anche il millenario Duomo di S. Giovanni Evangelista con l’Ascensione del Perugino e la Resurrezione di Raffaellino del Colle; la Deposizione del Rosso Fiorentino nella chiesa di San Lorenzo e i numerosi palazzi signorili.
Spostamento alla volta di Anghiari, arrivo e passeggiata nel centro storico. Anghiari è un piccolo gioiello medievale incastonato su di una collina di ghiaia accumulatasi nel corso dei secoli per il passaggio del fiume Tevere, che fino alla metà del 1200 scorreva ai piedi della città. Per la sua posizione strategica rivestì un ruolo molto importante nel Medioevo. 

Visita del centro storico di Città di Castello, il cui simbolo è senza dubbio il gruppo di campanili che rappresentano una sorta di “summa” delle sue stesse vicende storiche, fortemente caratterizzate dalla contrapposizione tra il potere civico e quello religioso. Città di Castello offre agli amanti dell’arte e della storia molte testimoniante storiche: presso Palazzo Vitelli alla Cannoniera (XVI sec.), la Pinacoteca Comunale presenta una facciata cinquecentesca in graffiti del Vasari. Al suo interno sono custodite opere di Raffaello (Stendardo della SS Trinità), di Luca Signorelli (Martirio di S. Sebastiano) di Domenico Ghirlandaio, Andrea della Robbia, Lorenzo Ghiberti, Raffaellino del Colle, Pomarancio. Avremo modo dopo la visita alla Cattedrale di ammirare le opere conservate nell’attiguo Museo del Duomo: dipinti come il Cristo in Goria capolavoro di Rosso Fiorentino, la Madonna col Bambino e San Giovannino del Pinturicchio oppure raccolte di oggetti eucaristici d’arte (il Tesoro di Canoscio), rarissima collezione di epoca paleocristiana ed il Paliotto pala d’altare in argento sbalzato, parzialmente dorato, di arte romanica (XII sec).

Presso le due sedi museali (Palazzo Albizzini e gli Ex Seccatoi del Tabacco) è in mostra la collezione Alberto Burri, artista tifernate, uno dei maggiori protagonisti dell’arte contemporanea. Quattrocentotrenta tra opere pittoriche materiche, sculture e grafiche che furono donate dallo stesso Burri alla Fondazione da lui stesso istituita. 

 

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