SERRA MORESCA A VILLA TORLONIA
Visita guidata al complesso della Serra Moresca a Villa Torlonia che per la prima volta apre al pubblico
Nel 1832, il principe Alessandro Torlonia commissionò una serie di lavori di abbellimento per la sontuosa residenza sulla via Nomentana, affidando all'architetto veneto Giuseppe Jappelli la sistemazione dell'intera sezione sud. Quest'area fu completamente trasformata in modo scenografico, con viali irregolari, laghetti, piante esotiche, e decorata con edifici e arredi da esterno di gusto stravagante e fantastico. Tra questi, oltre all'originaria Capanna Svizzera - oggi Casina delle Civette - intorno al 1839, il paesaggista progettò la Serra, ultimata nel 1841 con le decorazioni di Giacomo Caneva, la Grotta e la Torre Moresca, ispirandosi alle architetture dell'Alhambra di Granada. La Serra è uno splendido padiglione da giardino: un vero trionfo di vetri policromi, ferro e ghisa, con una struttura in peperino. La costruzione era destinata ad accogliere piante esotiche e rare ed eventi spettacolari, come testimoniato dalla presenza di un vano seminascosto, interno alla grande sala, destinato all'orchestra. La Torre era solitamente riservata agli incontri più intimi del principe, per pochi partecipanti, invitati nella sontuosa sala da pranzo dell'ultimo piano. L'ambiente è caratterizzato da ampie finestre con intelaiature in ghisa e vetri colorati e da pareti sontuosamente decorate da stucchi policromi. Al centro della sala, un divano poteva sollevarsi verso il soffitto mediante l'azione di un meccanismo, mentre un tavolo riccamente imbandito saliva dal piano sottostante per sorprendere gli ospiti. Tra i due edifici, Jappelli aveva realizzato una Grotta artificiale, sostenuta da strutture in legno e stucco - oggi non più esistenti - con laghetti e percorsi in legno sospesi - solo in parte conservati. L'area era concepita come Nymphae Loci, il luogo della Ninfa: un ambiente naturale e ricco di acque per destare meraviglia e stupore a chiunque l'attraversasse.
Al sito si può accedere con la MIC card. Ricordiamo a chi volesse utilizzarla, di acquistarla o rinnovarla nei giorni precedenti l'iniziativa, per poter rispettare gli orari di prenotazione e accesso del gruppo al sito culturale senza creare ritardi.